Nik Fabri (Anonimo)
(domenica 3 ottobre 2010)
Categoria: Affetto
Frati francescani
Cara Mafalda,
ti ringrazio innanzitutto della ricetta che mi hai suggerito ma, non so se, con la mia gastrite, il mascarpone o il formaggio dolce, come suggerisce Assunta, vanno bene. Ne parleremo dopo la gastroscopia che devo effettuare il 28c.m.. Per quanto riguarda i frati francescani, ne ho conosciuti diversi e ma due di loro sono rimati nei miei ricordi e sono ancora presenti nella mia vita. Il primo, padre Emanuele, era il mio prof. di religione in terzo liceo e, tra l'altro, mi avvicino' al suono dell'organo che ha sempre avuto, sulla mia persona, un effetto di intensita' e di commozione in ogni ricorrenza religiosa. Imparai a suonare e, particolarmente l'Ave Maria di Shubert( non mi pare che si scriva così, ma non ho tempo di andarlo a cercare, correggimi.) Di tanto in tanto, quando sono da mia madre, la suono ( li' ho il pianoforte) ma non è la stessa cosa dell'organo e della sua maestosita,' del timbro che produce, soprattutto in chiesa. Nei primi anni d'insegnamento poi, un collega di religione era frate. Dico era perche' fu trasferito e non l'ho piu' visto, nonostante le mie ricerche. Padre Giacinto fu per tre anni circa, amico e confessore; a lui manifestai tutti i miei dubbi, tutte le mie perplessita', tutti i miei momento "NO" che nutrivo e nutro ancora, purtroppo, sulla fede. Ora per allora, rammento le nostre lunghe conversazioni, il mio "bastian contrario" sul mio non essere credente come avrei voluto. Quanta pazienza aveva con me, il caro padre Giacinto ! Poi, un giorno, con tanta calma e affetto, una sua frase calmo' il mio rammarico su quella poca fede che mi ritrovavo a rincorrere. "Non crucciarti, mi rispose, quel Dio che tu metti sempre in discussione, ti accetta e ti accettera' per cio' che sei". Sapessi, cara Mafalda, come quella frase mi rimbalza nella mente e quanto mi aiuta ancora adesso( anche se non mi basta ) quando mi accorgo del mio rapportarmi, a mio avviso insoddisfacente, altalenante, con il Trascendente. Lungo sarebbe il discorso su questa forma di convinzione spirituale che non riesco a riempire nonostante lo scorrere del tempo e degli anni, quasi come se dovessi accontentarmi di quel poco che ho e che sento...ma non mi basta, lo ripeto, così come allora, così adesso e sono trascorsi trent'anni !!! Ciao cara amica, grazie delle rimembranze che mi hai portato alla mente nonchè di questo mio piccolo sfogo gia' raccolto, forse, in un altro mio scritto su queste pagine. Affettuosamente.